Lido classe 1941 fa parte della commissione sangue della regione toscana. Afferma subito che il sangue manca sempre, perché gli interventi operatori come i trapianti ne richiedono grandi quantità. Riascoltando l’intervista mi è venuta alla mente di non chiamare più trasfusione ma comunione, perché un sangue, la parte più viva più nobile del corpo di una persona si unisce con quello di un’altra che ne ha bisogno al momento. Comunione è mettere assieme per sopperire a una necessità. Lido spiega come un centro di Firenze funzioni come una vera e propria banca in cui affluiscono le eccedenze e sopperisce con invii alle mancanze. Spiega come ogni centro trasfusionale opera il frazionamento del sangue, come piastrine, globuli rossi, plasma, ecc. il modo che l’azione sia mirata alla necessità soprattutto qualitativa di più pazienti. Di recente il donatore si può prenotare, in una specie di agenda razionale, cui si contemperino le mancanze di gruppi sanguigni con la disponibilità del tempo del donatore.

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Lido Classe 1941 s’iscrive alla Pubblica Assistenza di Monteroni d’Arbia, quando traslocò da Buonconvento, ove era già iscritto all’Associazione. Egli racconta come l’inizio dei servizi con ambulanza nasce nel 1992, con un acquisto a debito della stessa. I servizi sono svolti dai volontari dopo un corso e abilitazione data dai colleghi istruttori di Siena. Solo così un ferito, un traumatizzato non impiegava più un’ora per giungere al pronto soccorso di Siena, ma in meno di metà tempo. Considerata l’evidenza, il servizio ebbe negli anni un’espansione a tutta la val d’Arbia e l’associazione divenne pubblica Assistenza val d’Arbia. Lido ha ricoperto gli incarichi di consigliere e di presidente. Nell’occasione si adoperò per superare le rivalità con la Misericordia Con cena degli anziani e partita di calco fra le due associazioni.

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