Lido classe 1941 fa parte della commissione sangue della regione toscana. Afferma subito che il sangue manca sempre, perché gli interventi operatori come i trapianti ne richiedono grandi quantità. Riascoltando l’intervista mi è venuta alla mente di non chiamare più trasfusione ma comunione, perché un sangue, la parte più viva più nobile del corpo di una persona si unisce con quello di un’altra che ne ha bisogno al momento. Comunione è mettere assieme per sopperire a una necessità. Lido spiega come un centro di Firenze funzioni come una vera e propria banca in cui affluiscono le eccedenze e sopperisce con invii alle mancanze. Spiega come ogni centro trasfusionale opera il frazionamento del sangue, come piastrine, globuli rossi, plasma, ecc. il modo che l’azione sia mirata alla necessità soprattutto qualitativa di più pazienti. Di recente il donatore si può prenotare, in una specie di agenda razionale, cui si contemperino le mancanze di gruppi sanguigni con la disponibilità del tempo del donatore.
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