Di Benedetto Antonietta

 
Di Benedetto Antonietta

nato nel 1926
Roma

2 Racconti

6.4 min
La nonna aveva pensato di portare Antonietta e i fratellini in parse per proteggerli dai bombardamenti. E invece all’aquila non successe nulla e al paese non solo ci furono bombardamenti perché c’era una polveriera tedesca ma successe un fatto gravissimo. I tedeschi rastrellavano tutto ma un contadino, non volendo dare loro gli agnelli, ingaggiò un zuffa durante la quale un tedesco morì. Fu subito rappresaglia: dieci ragazzi il più grande dei quali non raggiungeva i vent’anni furono condannati a morte. A nulla valse l’offerta del parroco disposto a farsi fucilare al loro posto. Tutto il paese fu costretto ad assistere alla fucilazione.
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6.5 min
Antonietta ha vissuto all’aquila fino agli anni 70, la ricorda come una città bella, elegante,vivibilissima, dove si facevano tanti dolci buonissimi. Antonietta ha studiato fino al diploma magistrale e ha fatto la maestre per 42 anni. Avrebbe voluto fare l’università ma la madre è venuta a mancare quando era al quarto ginnasio, il padre era in guerra e Antonietta ha dovuto ripiegare sulle magistrali; una volta finito c’erano i fratelli più piccoli da mandare a scuola e quindi niente università. Dell’infanzia ricorda la cavallina che il padre le aveva regalato prima di partire per la guerra, cavallina che le valse l’appellativo di maschiaccia perché per cavalcare aveva cominciato a indossare pantaloni. E ricorda la nonna, donna molto energica. Ha conosciuto il marito in un paesino dove insegnava, lui lavorava come ufficiale postale. Negli anni settanta lui ha chiesto e ottenuto il trasferimento a Roma.
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