Onorina Brambilla
nato nel 1923
Milano
11 Racconti
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Sul tram con dieci chili di esplosivo
di/da Onorina Brambilla | caricato 4767 giorni fa
La signora Onorina racconta un interessante episodio dalla sua giovinezza. Per un'operazione di sabotaggio doveva consegnare dieci chili di esplosivo. Per complicare la cosa, due poliziotti decisero di farle corte sul tram.
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La lotta per il futuro migliore
di/da Onorina Brambilla | caricato 5020 giorni fa
La signora Onorina ricorda le lotte che la sua generazione ha compiuto per migliorare la posizione delle donne e le condizioni di lavoro.
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Il dopoguerra e la situazione politica
di/da Onorina Brambilla | caricato 4768 giorni fa
La signora Onorina ricorda il periodo di ricostruzione dopo la Seconda Guerra Mondiale.
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L'arresto e l'imprigionamento
di/da Onorina Brambilla | caricato 4768 giorni fa
La signora Onorina racconta la commovente storia del suo arresto, della tortura e l'isolamento in prigione.
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Per un mondo migliore
di/da Onorina Brambilla | caricato 4770 giorni fa
La signora Onorina parla degli ideali dei partigiani e dei frutti della loro lotta.
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L'amore partigiano
di/da Onorina Brambilla | caricato 4771 giorni fa
La signora Onorina, che durante la resistenza fece la staffetta del comando, dopo la guerra sposò il suo comadante che fino ad allora conosceva solo sotto il nome Visone.
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Le donne nella resistenza
di/da Onorina Brambilla | caricato 4785 giorni fa
La signora Onorina ricorda la partecipazione nella resistenza, sia nelle Gruppi di difesa della donna che come la staffetta del comando.
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La situazione dopo l'armistizio
di/da Onorina Brambilla | caricato 4862 giorni fa
La signora Onorina descrive quello che succedette nelle città dopo l'armistizio dell'otto settembre.
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L'inizio della guerra
di/da Onorina Brambilla | caricato 4879 giorni fa
La signora Brambilla ricorda l'inizio della guerra: la dichiarazione di guerra, i razionamenti e il vieto delle sale di ballo.
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L'oppressione verso gli operai e verso le donne
di/da Onorina Brambilla | caricato 4937 giorni fa
Durante il fascismo le condizioni di lavoro erano pesanti. Si lavorava anche il sabato e le ferie erano inesistenti. Per dieci giorni di ferie bisognava lavorare cinque anni!
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