- raccontato da Colella Vincenzo | 1915
- caricato da
Provincia di Roma - Per la memoria | 26/08/2011
Arrivati in treno a Berlino, scatta un allarme aereo. Il vagone venne sganciato e lasciato sui binari con i prigionieri dentro. Dopo un’ora vennero portati in stazione, fatti scendere dal vagone e portati al carcere, in uno scantinato tre piani sottoterra. C’era gente da tutta l’Europa. Nella confusione, Vincenzo sentì che due ragazzi sardi venivano accusati di avere rubato il pane. Vincenzo si mise a difenderli nella sola lingua che conosceva, il francese. Scambiato per un belga, conobbe un esimio professore di fisica dell’università di Liegi che conosceva Enrico Fermi e tutti il gruppo di via Panisperna.
visualizzato 11544