E dopo un paio d’anni arrivarono gli americani da una parte e i russi dall’altra a liberare i campi. Giuseppe per un po’ fece il cameriere per le truppe alleate e questo gli consenti di riprendersi dagli stenti della prigionia. Poi gli americani ripartirono e Giuseppe si mise in viaggio, a piedi, per tornare in Italia. La Germania era un cumulo di macerie. Arrivato a Chiasso riusciì a telegrafare alla famiglia che in una settimana sarebbe riuscito ad arrivare a Roma, sempre a piedi. E così è stato. Poi la vita è andata avanti senza che Giuseppe raccontasse nulla perché si accorgeva che non interessava nessuno. E nessuno, fino ad ora, lo aveva mai intervistato.
Giuseppe Rampa è deceduto un anno dopo questa intervista.
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