- raccontato da Maria Giordano | 1940
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Provincia di Roma - Per la memoria | 20/09/2012
La famiglia abitava in colonia in una casa circondata dalle terre coltivate. Il contratto di colonia prevedeva che due terzi del raccolto andassero al padrone e un terzo alla famiglia del colono. Nella tenuta l’acqua per lavare si prendeva dal pozzo di acqua piovana ma quella potabile si prendeva alla fontanella. L’elettricità è arrivata con l’esercito americano. Si mangiavano i prodotti della campagna. Dalla primavera si allevava il maiale che veniva macellato prima di Natale. E c’erano conigli e galline e 9000 piante di uva. Si vendemmiava alla fine di settembre e ai primi di novembre, a San Martino, si apriva il vino nuovo
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